Il DNS

IL DNS

Detto tutto questo, vale la pena di rimarcare che, nell’esperienza comune, nella barra degli indirizzi di un browser inseriamo di solito un indirizzo web composto da lettere e, a volte, intere parole di senso compiuto, come ad esempio www.google.it. Un indirizzo web di questo tipo viene chiamato URL (Uniform Resource Locator) ed è composto in genere da almeno tre “sezioni” separate da punti.

Come mai invece non inseriamo degli indirizzi IP come detto sopra?

Premettendo il fatto che qualsiasi browser accetta benissimo anche un indirizzo IP come mezzo per individuare un certo sito oppure un certo dispositivo connesso in rete (provate ad inserire 173.194.35.152 nel vostro browser ed arriverete comunque alla pagina www.google.it), il merito di questa ulteriore semplificazione nell’uso della rete a completo uso e consumo umano, è da ascrivere al DNS (Domain Name System).

In breve, il DNS non è altro che un enorme database, diffuso in numerose “copie” in tutta la rete e autosincronizzato, che tiene traccia di tutte le coppie URL + Indirizzo IP esistenti al mondo. Quando inseriamo nella barra degli indirizzi del nostro browser un certo URL, il nostro browser non fa altro che interrogare il proprio DNS di riferimento (ce ne sono tanti, sparsi per la rete) il quale gli restituisce, di solito quasi istantaneamente, l’indirizzo IP numerico associato all’URL inviato. A questo punto al nostro software di navigazione non resta che utilizzare quell’indirizzo IP per effettuare la connessione al sito voluto.