La storia della fibra ottica

LA STORIA

I principi della riflessione ottica utilizzati attualmente in questo campo vennero teorizzati da Archimede nella sua Catottrica del III secolo a.C.. La prima vera applicazione, però, si ebbe a metà del XX secolo per la trasmissione a distanza di immagini. Venne così sviluppato il primo gastroscopio a fibra semi-flessibile a opera di Basil Hirschowitz, C. Wilbur Peters e Lawrence E. Curtiss. Negli anni successivi, la comunità scientifica internazionale si impegnò nello sviluppo di tecnologie per l’attenuazione del rumore, ossia dei segnali indesiderati che si sovrappongono a quello utile. Nel campo delle telecomunicazioni, per rumore si intende una forma di energia indesiderata che si somma al segnale utile degradandone il contenuto informativo, ed impedendo così di rilevare, in ricezione, tutto l’insieme delle informazioni trasmesse. Come quando, ad esempio, nel corso di una conversazione telefonica un disturbo provocato da un problema tecnico ci impedisce di cogliere il senso delle parole del nostro interlocutore. L’obiettivo di riduzione del rumore fu raggiunto solo quando si riuscì a ridurre l’entità del rumore al di sotto dei 20 dB (decibel) per chilometro, permettendo alla fibra ottica di poter essere utilizzata per il trasporto di grandi quantità di informazioni su larga scala e su lunga distanza.